IVAN MACIA
BENITO JUAREZ, MESSICO
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Ha iniziato a fare fotografia urbana e architettonica, perché vivere a Città del Messico era qualcosa di inevitabile e questo gli ha permesso di sperimentare il proprio stile. Anche con il paesaggio, per sfruttare le gite in montagna e nella natura che fa frequentemente, imparando a entrare in contatto con la natura attraverso la sua macchina fotografica. Ha sperimentato diversi tipi di fotografia: sportiva, di strada, naturalistica, urbana, paesaggistica, di prodotto, aerea, di eventi, in studio, macro, documentaristica e fotogiornalismo. Tutti hanno il suo fascino e richiedono un trattamento e una percezione diversi; tutti gli hanno insegnato un rapporto diverso con il soggetto che vuole fotografare e con la sua macchina fotografica. Nel 2019 ha vinto il secondo posto agli International Photography Awards nella categoria Night Photography. Nello stesso anno espone in Italia e Città del Messico, vince il terzo posto nella fotografia di architettura a Tares e inizia a fare fotografia per alcuni media. Si è ripetuto agli International Photography Awards 2020, ora con un terzo posto e tre menzioni d'onore, poi con un primo posto in Messico in un Image 2020 e un secondo posto in One Eye Land Wildlife 2022. Infine, un secondo posto nel World Press Photo 2021 nella sua categoria Ritratto, oltre a varie conferenze, conferenze, conferenze e mostre in Messico e nel mondo. È stato pubblicato su diversi media, tra cui Time Out Mexico, Proceso, Televisa, TV Azteca, Forbes, El Heraldo e alcuni altri. È stato considerato tra i 100 messicani più creativi del 2021 dalla rivista Forbes e ha pubblicato il suo primo libro nel 2021 \"Tracce della pandemia\" che è un omaggio a tutti i lavoratori del settore sanitario che dall'inizio della pandemia stavano combattendo contro il COVID-19.