Un giorno, punse come un vento violento che i nostri ricordi dipendessero da una fotocamera difettosa nella nostra mente. Fu allora che decisi di prendere in mano una vera macchina fotografica, per immobilizzare l'inesorabile passare del tempo e sostenere istanze catartiche per sempre. Sebbene io sia ancora relativamente giovane in termini di anni fotografici, ho sviluppato un'ardente affinità per le foto atmosferiche e avvincenti con un senso di cupa intensità e oscura grandezza. In quanto tale, il bianco e nero è un mio mezzo preferito per impartire questa qualità senza tempo, introspettiva e catartica alle mie immagini. Quando elimini la distrazione dei colori, una foto viene ridotta ai suoi elementi più elementari e tutto ciò che rimane è l'interazione tra luci e ombre, oltre a emozioni crude e non adulterate. Ispirato da penombre create da sorgenti luminose parzialmente oscurate che cadono in gradazioni uniformi, ho adattato questo approccio nelle mie fotografie per riflettere le profondità intricate e gli strati delle sincere emozioni umane. Anche in un'immagine monocromatica non c'è solo il bianco o il nero, ma anche un intero mondo fatto di sfumature di grigio. Trovo che questa sia una rappresentazione accurata della condizione umana, dove nulla è mai solo singolarmente assoluto, ma piuttosto una miscela caleidoscopica.
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